1987 – 1990

sono anni difficili, di ambientamento in un territorio diverso ma si affronta la quotidianità con grande entusiasmo e voglia di riuscire nella convivenza delle famiglie e accoglienza dei numerosi ragazzi che si susseguono. E’ una accoglienza che parte dal nostro essere “genitori” e che vuole dire un modo diverso di essere famiglia. E’ un sogno, quindi, di famiglie che accolgono e che sentono la responsabilità di un impegno per una società più giusta, più a misura d’uomo, dove i diritti di cittadinanza sono realmente esigibili. E’ attorno ad un’idea di città come dimora, di cittadinanza come luogo di riconoscimento di diritti e di doveri verso chi è debole, ammalato, verso chi sta crescendo ed ha bisogno di cure, di chi è immigrato e cittadino del modo, che si fonda il nostro impegno politico da sempre opzione fondamentale della comunità.